Perché le italiane si rifanno il seno, secondo te?
E il seno rifatto, lo riconosci? Ecco cosa pensiamo della chirurgia estetica
“Capisco se hai avuto un’asportazione della mammella dopo una malattia o se hai il seno cadente dopo l’allattamento, se hai avuto un forte dimagrimento e il seno si sia svuotato, ma non accetto le ragazzine di 17 o 18 anni che vogliono rifarsi il seno per somigliare a qualche star come trovo fuori luogo una donna che a 60 anni decide di rifarsi il seno”.
Cosa deve fare un chirurgo plastico di fronte ad una giovanissima ragazza che arriva in clinica perché vuole avere il seno come quello di Belen o di Michelle Hunziker? E quanto è fuori luogo, invece, la richiesta di una donna matura, avanti con gli anni e perciò ritenuta forse ‘fuori gioco’, di rifarsi il seno?
Se si può azzardare a rispondere alle domande basandosi sulle proprie sensazioni, i reali giudizi e pregiudizi degli italiani sono stati indagati recentemente in una corposa ricerca condotta in tutta la penisola da Yoodata/Polytech Italia, presentata ai medici iscritti alla sessione dedicata alla mastoplastica additiva al 71° congresso della Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica in corso in questi giorni a Roma.
Le opinioni comuni degli italiani si sommano al buon senso e ai doverosi distinguo che gli specialisti dovrebbero fare sempre durante quel delicatissimo incontro a due, la prima visita con la paziente. Paziente che vive sulla propria pelle anche il giudizio degli altri che sono fuori dall’ambulatorio, anche se non la conoscono veramente. L’intervento di ‘rifacimento del seno’ (così sono dette comunemente dai non addetti ai lavoro operazioni chirurgiche come la mastoplastica additiva o riduttiva, la ricostruzione delle mammelle dopo un tumore e il lifting/mastopessi per ringiovanirlo) è, tra tutte le operazioni di chirurgia plastica, il più conosciuto: viene infatti in mente per primo al 59% degli italiani di tutte le età. Incredibilmente noto se si pensa che la rinoplastica è invece nota al 24% degli italiani, l’aumento delle labbra al 17% e la liposuzione al 9%. Non solo: il tipo di operazione necessaria per rifare le mammelle è conosciuta dal 96% degli uomini ed al 99% delle donne.

Esiste, secondo gli italiani, una tipologia di donna che sceglie di rifarsi il seno?
Lo studio scodella i giudizi più comuni: ‘Chi non si piace più’ (per il 54%), ‘donna adulta’ (44%), ‘giovane’ (35%), ‘chi vuole mettersi in mostra’ (32%), ‘chi usa il corpo per lavoro’ (14%), ‘chi ha appena avuto una gravidanza’ (8%), ‘una donna anziana’ (5%). Su questo fronte si evidenzia un cambiamento di giudizio da parte delle generazioni più giovani, rispetto a chi ha superato i 40 e i 60 anni di età: se il 44% dei boomer (over 59enni) ritiene che le donne che si rifanno il seno vogliano mettersi in mostra, la pensa allo stesso modo solo il 17% dei giovani di età inferiore ai 26 anni che invece ritengono questo tipo di scelta una decisione intrapresa da ‘chi è giovane’ e ‘non si piace’, soprattutto.
Insomma, ci si rifà il seno per piacere più a se stessa o agli altri?
A se stessa per il 48%, agli altri per il 46% del campione. E poi per mancanza di fiducia in sé stessa per il 32%, per sentirsi più bella rispetto alle altre donne per il 12%, per sembrare più giovane per il 10% e per lavoro secondo l’8%. Anche qui i giudizi cambiano in base all’età: per i giovani dai 15 ai 26 anni le scelta è dovuta soprattutto all’esigenza di piacere più a sé stessa (63%), mentre il 42% di chi ha una età matura ha risposto ‘per piacere di più agli altri’.
Si riconosce un seno rifatto?
Interessante, inoltre, anche la parte dell’indagine dedicata al giudizio sul seno rifatto e sull’uso delle protesi mammarie. Gli analisti Yoodata hanno chiesto a oltre 1.000 italiani se ‘si riconosce un seno rifatto?’. Oltre 500 persone hanno risposto “dipende dai casi”, mentre un terzo ha detto “sì, sembra finto” e una minoranza ha invece commentato “è naturale, non si nota” oppure si è astenuto dal rispondere perché non in grado di giudicare. Se i giudizi del mondo maschile sono quasi sovrapponibili a quelli femminili, le cose cambiano ancora una volta tra commenti di giovani, adulti e anziani. La maggioranza delle persone, in modo trasversale, dice che dipende di caso in caso ma che il seno rifatto ‘sembri finto’ e quindi si riconosce lo pensa il 43% di chi ha superato i 43 anni e il 36% dei boomer, a fronte di un 32% di chi ne ha meno di 26 anni.

E quanto sono favorevoli gli italiani all’operazione per rifarsi il seno?
Dipende dal motivo che spinge le donne a sottoporsi a questo intervento chirurgico. Se fatto dopo una operazione di asportazione di un tumore concorda il 92% delle persone, se per correggere malformazioni l’86%. E se per scopi estetici? Lo accetta il 42% delle persone, con i soliti dovuti distinguo: è molto d’accordo il 49% dei ragazzi con meno di 26 anni e il 50% di chi ha tra i 27 e i 40 anni, mentre non lo è per niente il 58% di chi ha superato i 43 anni e il 71% di chi ne ha più di 60. Le nuove generazioni sono meno giudicanti, di sicuro.
Poi c’è anche chi si astiene dal giudicare: il 48% del campione non ha dato né un giudizio negativo né positivo e il 37% ha detto che ognuno è libero di scegliere, il 21% che dipende dai motivi e il 19% che ‘non sta a me giudicare’.
Quanto è favorevole all’operazione per rifare il seno...
Dopo un'operazione per tumore
Per finalità estetiche
Per correggere malformazioni al seno
Indagine Yoodata/POLYTECH Italia realizzata attraverso 1.009 interviste a campione rappresentativo della popolazione adulta. Il campione è del tipo stratificato proporzionale; la rappresentatività della popolazione italiana è assicurata dall’utilizzo delle variabili di distribuzione degli intervistati: per regione, ampiezza del centro di residenza, genere ed età. L’ampiezza del campione permette di analizzare i risultati con un tasso di errore variabile tra un minimo di +/- 0,6% e un massimo di +/- 3%, per un livello di confidenza del 95%.