Mai come quest’anno se ne parla tanto sui social. Ci riferiamo al pacchetto ‘mommy makeover’ ovvero ritornare in forma dopo gravidanze ed allattamento con l’aiuto di interventi di chirurgia estetica combinati tra loro. Addominoplastica, ripristino della ‘steatosi addominale’, rimodellamento del seno, liposuzione le tecniche principali incluse nei pacchetti proposti dalle cliniche di chirurgia estetica. Ritornare come prima del parto, forse anche meglio, è possibile? Di cosa si tratta? Quanto durano gli effetti? E va bene per tutte? Quali le precauzioni e quali i rischi di una mole tale di correzioni da eseguire con uno o due interventi al massimo?
“È diventato una moda, le richieste aumentano in modo esponenziale” ci dicono i chirurghi plastici anche un po’ perplessi perché la metodica è articolata, in molti dicono sia la più delicata, complessa e rischiosa di tutta la branca della chirurgia estetica e invece viene spesso descritta come una veloce e facile soluzione oppure come scorciatoia a diete e attività fisica. Al contrario, la serie di interventi chirurgici combinati punta a ripristinare la forma corporea laddove sport e alimentazione non possono arrivare, non sono esenti da rischi (come tutta la chirurgia) e non sono adatti per tutte.
Al mommy makeover l’American Society of Plastic Surgeons ha dedicato recentemente un manuale rivolto alle pazienti per spiegare loro cosa sapere prima di sceglierlo, decidere il momento giusto per farlo, cosa aspettarsi davvero e quanto costa. Al trend del momento, che rimbalza sui giornali di tutto il mondo ed è tra le parole più ricercate online e sui social, è stata anche dedicata un’intera sessione dell’ultimo congresso nazionale della Associazione italiana chirurgia plastica estetica, appena svolto a Firenze.
Abbiamo raccolto tutti i segreti del mommy makeover per capire davvero di cosa si tratta, non avere false aspettative ed, eventualmente, parlarne meglio col proprio specialista.
Del pacchetto ‘mommy makeover’, pare ideato da un gruppo di chirurghi francesi, si è cominciato a sentirne parlare a partire dal 2015, quando una regale Kate Middleton, a distanza di poche ore dal parto, si è mostrata ai fotografi così in forma e senza un filo di pancetta da sembrare finta. Le malelingue si sono sciolte tanto da fare ipotizzare che in realtà la vera data di nascita della Royal Baby Charlotte fosse ben precedente a quella e che nel frattempo la neomamma si sia sottoposta ad interventi di ripristino della silhouette. Non sono servite smentite: il trend ‘mommy makeover’ ha riempito le pagine dei giornali di tutto il mondo, con diverse emulazioni e con lo sviluppo di tecniche operatorie. Gli specialisti hanno colto il grande desiderio delle neomamme di apparire belle subito dopo la gravidanza offrendo soluzioni al passo con i tempi.
Diventare mamma e la vita ‘dopo’ il bebè : cosa è cambiato?
“Prendere la decisione di avere dei figli cambia ogni cosa, trasforma come vedi la vita, i tuoi sogni sul futuro e, certamente, cambia il tuo corpo dal primo al nono mese di gravidanza e anche successivamente con l’allattamento, – spiega Adriano Santorelli, specialista in chirurgia plastica e medicina estetica. “Il crescente interesse per il mommy makeover riflette anche l’aumento delle gravidanze in età avanzata e l’incremento delle gravidanze multiple, – segnala l’American Society of Plastic Surgeons ricordando come il recupero della forma fisica sia più difficile avanti con gli anni e con i parti plurimi.
“Viviamo in una società che accelera i tempi naturali e la gravidanza, paradossalmente, diventa quasi invalidante perché obbliga le giovani donne a ridurre tali ritmi di vita e non rende possibile il ripristino del proprio stile di vita in tempi brevi, – precisa Santorelli. – Rispetto al passato, il tempo che le donne impiegano per dedicarsi ai loro bebè appena nati si è ridotto notevolmente. Sempre più spesso si ritorna al lavoro prima possibile e le donne vogliono anche sentirsi di nuovo belle come prima di diventare madri”.
Da qui nasce la proposta del ‘mommy makeover’, che permette di sottoporsi a tecniche operatorie combinate e non più fatte a distanza di tempo tra loro per recuperare la propria forma antecedente al parto e all’allattamento. “La domanda è in vertiginosa salita, – sottolinea Santorelli, – ed è la moda del momento anche sotto l’impulso di sempre più numerose testimonianze di personaggi Vip che vi si sottopongono. Molto rinomato in questi mesi sui social è ad esempio divenuto il re-allineamento chirurgico dei muscoli dell’addome che con l’estensione delle fibre durante i nove mesi di gravidanza e col parto, tendono a separarsi perché soggetti a diastasi addominale. È bastato che qualche mamma famosa ne parlasse sui social (ndr la nuova compagna del calciatore Francesco Totti, Noemi Bocchi, è stata appena operata raccontando la sua esperienza su Instagram) che la domanda è salita alle stelle anche se c’è tanta confusione, la diastasi non riguarda tutte e l’intervento è indicato solo per casi selezionati”.
Cos’è il mommy makeover
È il rimodellamento chirurgico del corpo con tecniche operatorie combinate. Si effettua dopo il parto e dopo l’allattamento. Generalmente integra un intervento di addominoplastica (per ridurre la pancia ed il tessuto lasso dell’addome) con la mastopessi, ovvero il sollevamento del seno che tende a ridursi e calare dopo l’allattamento e, se anche svuotato, con la mastoplastica additiva con l’aggiunta di una protesi mammaria. Il pacchetto completo può anche includere un intervento per eliminare la diastasi dei muscoli addominali e una liposuzione su fianchi e pancia per ridisegnare la silhouette e ridurre l’accumulo di adipe sul tronco del corpo recuperando il ‘girovita’.
“Lassità dell’addome, seno sciupato e un accumulo di grasso su fianchi e addome sono il quadro più comune dopo le gravidanze e la metodica chirurgica del pacchetto permette il rimodellamento in un solo atto operatorio, – precisa Vincenzo Colabianchi, specialista in chirurgia plastica e chirurgia generale.
“L’operazione va fatta a distanza di un anno dal termine dell’allattamento e se non si desidera avere altri figli, – precisa Santorelli.

Addominoplastica e diastasi addominale
“L’addominoplastica è un intervento di chirurgia estetica, indicata per la rimozione del tessuto adiposo e delle pelle in eccesso. Serve a migliorare l’aspetto dell’addome, ma non è un trattamento per il controllo del peso corporeo, – sottolinea Santorelli. Per l’eliminazione della ‘pancia’ gli specialisti effettuano un taglio che attraversa le spine iliache, cioè va da anca ad anca. “Oggi però si possono produrre cicatrici sempre più ravvicinate alla radice pubica seguendo il trend del taglio cesareo moderno in modo da poter nascondere il segno negli slip o nel costume” – afferma Santorelli.
La diastasi addominale invece è indicata per il riavvicinamento dei muscoli retti addominali, scollati dal ‘pancione’ attraverso una legatura chirurgica, anche con l’uso di reti sintetiche interne, che li riposiziona nella posizione originale. L’incisione parte dall’area prossima al pube.

Lo sport può risollevare un seno cadente?
Mastoplastica e mastopessi
“La mastopessi è il sollevamento chirurgico del seno che si effettua quando le mammelle non sono più alloggiate nella parete toracica alta ma tendono verso l’addome, – spiega Santorelli. – In pratica un lifting che però non rassoda il seno se svuotato. In questo caso si possono inserire delle protesi mammarie per avere più volume. La mastopessi non è indicata per tutti ed è bene sapere che, una volta operate, il seno continuerà il naturale processo di invecchiamento e subirà le conseguenze di eventuali dimagrimenti o aumento del peso. Dopo l’intervento è bene usare sempre un reggiseno, mangiare correttamente e fare regolare attività fisica”.
Mommy makeover: fa al caso tuo?
“Questo tipo di interventi combinati sono indicati per chi non progetta di avere altri figli, – spiega Santorelli e non è indicato per chi è obeso o in sovrappeso. Prima è necessario dimagrire, riprendere l’attività fisica con regolarità ed impegno e solo dopo valutare se sia o no corretto operarsi”.
“Sono escluse le pazienti che soffrono di diabete, di varici agli arti inferiori e per chi ha superato i 40 anni di età perché l’intervento sui soggetti meno giovani diventa più complesso ed aumentano i rischi e le complicanze, – precisa Colabianchi.

Il seno dopo l'allattamento: come cambia?
Quali sono i rischi?
“Le complicanze locali sono le stesse previste per ogni singola operazione che compone il pacchetto e che in questo caso si sommano, – precisa Colabianchi. – Invece il rischio generale, il principale e il più comune, è la tromboembolia dovuta al fatto che l’operazione è lunga e interessa più aree corporee. Per ridurre questo rischio è necessario sottoporsi ad una profilassi e terapie anticoagulanti da intraprendere prima dell’intervento e da proseguire anche dopo l’operazione”. “Sconsiglio di abbinare più di due interventi insieme. Aggiungerne un terzo aumenta i rischi di complicanze. Si tratta infatti della tecnica tra le più complesse dell’intera chirurgia estetica e non è priva di rischi” suggerisce Santorelli.
Mommy makeover: prezzo
Se negli Stati Uniti le società scientifiche di riferimento come Asps e Asaps pubblicano i prezzi di riferimento, in Italia è impossibile avere un costo medio. Negli Usa il prezzo del pacchetto mummy makeover si compone delle singole voci per le operazioni necessarie. Si legge nel manuale ‘Mommy makeover’ (*) pubblicato dall’American Society of Plastic Surgeons: l’aumento del seno 4.516 dollari, la mastopessi 5.012 dollari. La riduzione delle mammelle 5.913. L’addominoplastica 6154 e la liposuzione 3.637 dollari. I prezzi però si riferiscono all’anno di pubblicazione della brochure, il 2015.
E il Italia? “Il costo varia dal tipo di necessità ma il pacchetto ‘mommy makeover’ costa in media 15.000 euro, – risponde Vincenzo Colabianchi.
Monitorando i motori di ricerca specializzati riferiti allo stesso pacchetto risultano prezzi medi sui 10.400 euro, varianti escluse.