Un’alimentazione sana con cibi ricchi di vitamine, minerali e altri antiossidanti, oltre a mantenerci in salute, previene l’invecchiamento della pelle. E’ vero? Con quali alimenti? Cotti o crudi? E quali vitamine? Si parla spesso di alimenti ‘salva pelle’ e integratori che sarebbero in grado di avere un effetto perfino ringiovanente, e si parla anche di cibi ‘buoni’ per combattere il rischio di alcuni tumori, incluso il tumore al seno.
Funzionano davvero? Tra sanzioni a claim salutistici esagerati di integratori e supplementi beauty e le precisazioni degli enti di controllo come l’European Food Safety Authority, del profondo legame tra ciò che mangiamo, la nostra salute e il modo di invecchiare se ne sono occupati anche i medici della Società italiana di medicina estetica, Sime, recentemente riuniti a Vietri sul mare.
Per l’occasione abbiamo intervistato Maria Laura Vinciguerra, medico estetico, esperta in nutrizione e responsabile scientifico del convegno “La bellezza continua – benessere globale antiaging” della Sime. La dottoressa Vinciguerra chiarisce i dubbi e fornisce le ‘ricette’ migliori per il benessere della cute e delle chiome.
Dottoressa, qual è il rapporto tra alimentazione e salute della pelle?
“Se non facciamo attenzione al nostro stile di vita, la nostra pelle ne risentirà sicuramente. Nello stile di vita rientra ovviamente anche una corretta alimentazione. I nutrienti presenti nei diversi alimenti possono contribuire, infatti, alla salute della pelle e a mantenerla in forma. L’assioma di partenza che dobbiamo tenere sempre a mente è il seguente: la pelle va nutrita prima dall’interno, con l’alimentazione, e poi dall’esterno, con prodotti specifici. Le disbiosi intestinali condizionano, per esempio, lo stato di salute della pelle. Per questo è importante curare in primis l’intestino per poter curare la pelle”.
È vero che bere tanta acqua fa bene alla pelle?
“Bere almeno due litri d’acqua al giorno, lontano dai pasti, è fondamentale per il nostro benessere e per la nostra salute. Può aiutare a idratare la pelle riducendo la secchezza cutanea e prevenendo e migliorando le rughe. Ma, piuttosto, per ravvivare la pelle è necessario un corretto stile di vita in generale. In particolare, niente fumo, limitare l’alcol, utilizzare la giusta protezione solare e fare attenzione all’alimentazione. Ma ovviamente per tonificare la pelle, è fondamentale associare alla giusta alimentazione una costante attività fisica”.

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Bere almeno due litri d’acqua al giorno, lontano dai pasti, è fondamentale per il nostro benessere e per la nostra salute.
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Cosa non deve mai mancare a tavola?
“Una corretta alimentazione prevede una dieta equilibrata e varia, come la nostra dieta mediterranea. Le diete che limitano certi gruppi alimentari, a lungo andare, risultano nocive per il nostro organismo e dovrebbero, in ogni caso, essere monitorate da un professionista. Il nostro organismo necessita di tutti i nutrienti, ma ovviamente vanno considerati sempre altri parametri, come l’età, il sesso e il tipo di attività fisica che si svolge. In linea generale, i cibi ricchi di fibre, come i cereali integrali, hanno effetti positivi sul nostro microbiota intestinale aiutandoci a mantenere sano l’intestino e di conseguenza anche la pelle. È utile limitare l’apporto di grassi saturi e il consumo di carne, soprattutto quella rossa, e privilegiare il pesce, specialmente quello azzurro e di piccole dimensioni, ricco di Omega 3. La scelta degli alimenti è importante: se il pesce è di allevamento e ricco di antibiotici, il discorso cambia. Il consiglio è comprare frutta e verdura di stagione preferibilmente a km 0. Ma è importante anche fare attenzione alla modalità di cottura. In ogni caso, bisogna evitare prodotti con aggiunta di conservanti e pieni di zuccheri”.
Qual è l’effetto dei prodotti ricchi di zuccheri sulla pelle?
“Gli alimenti che mangiamo sono in molti casi manipolati e questo processo influisce sul loro valore nutrizionale. L’eccesso di zuccheri che ritroviamo in quasi tutti i prodotti confezionati o precotti ha un effetto dannoso per la nostra pelle. Si tratta del fenomeno della glicazione: le molecole di zucchero vanno a legarsi ad alcune proteine come il collagene e l’elastina che sono le due proteine più abbondanti della pelle. Così, queste proteine vengono danneggiate e viene inibita la loro elasticità. Questo contribuisce sicuramente all’invecchiamento cutaneo. La pelle appare spenta e si formano le rughe”.
Quali sono i nutrienti che fanno bene alla pelle?
“Per esempio, frutta e verdura sono fonte di acqua, vitamine, minerali e altri antiossidanti. La vitamina A agisce contro la pelle secca; la vitamina C è importante per il collagene e l’elastina e la vitamina E aiuta a combattere l’infiammazione ed è un potente antiossidante che protegge la pelle dai radicali liberi. Non bisogna poi dimenticare i minerali, come lo zinco e il selenio, e gli acidi grassi insaturi soprattutto Omega 3 e Omega 6, presenti per esempio nel salmone e nello sgombro. Gli acidi grassi insaturi, infatti, sono presenti nelle membrane cellulari e quindi una carenza di queste sostanze può avere ripercussioni sui nostri tessuti; per esempio, favorire la secchezza della pelle. Tutti gli alimenti ricchi di antiossidanti sono fondamentali per contrastare i processi di invecchiamento cutaneo”.
Può farci qualche esempio?
“Per esempio, ortaggi di colore arancio-rosso come il pomodoro, il cavolo cappuccio rosso, le carote sono ricchi di licopene e carotenoidi; gli spinaci, la zucca, il radicchio, i broccoli, contengono luteina. Avocado, mandorle, nocciole, salmone e olio extravergine di oliva contengono vitamina E e acidi grassi insaturi come Omega 3; aringhe, uova e latte vitamina D; soia, ceci e verza vitamina K; il pollo è ricco di vitamina B3; il tuorlo d’uovo di vitamina A e alimenti come la papaya, i peperoni, i kiwi e gli agrumi sono ricchi di vitamina C. Anche le spezie, in particolare zenzero e curcuma, hanno un’azione antiossidante. Le bacche di goji sono ricche di antiossidanti, tra cui vitamina A, vitamina C e acido ellagico che aumenta la resistenza della pelle all’invecchiamento. Le noci brasiliane sono una buona fonte di selenio, vitamina E e zinco. L’edamame, così come le lenticchie e i ceci, contiene isoflavoni, sostanze che sembrano contribuire a migliorare l’aspetto estetico di pelle e capelli. Ci sono poi i polifenoli, contenuti per esempio nei mirtilli e nelle more, che hanno un’azione protettiva nei confronti dei capillari. Ovviamente, in molti casi è utile assumere integratori per sopperire alle mancanze”.
Ci sono integratori che hanno un'azione anti-ossidante o che secondo lei possono essere utili e apportare benefici?
“Sì, ci sono diversi integratori disponibili e alcuni principi sembrano essere efficaci. Per esempio, il coenzima Q10, il resveratrolo e le vitamine del gruppo B. Gli integratori sono venduti come prodotti da banco, ma sarebbe bene evitare il fai-da-te, in particolare per quanto riguarda le vitamine liposolubili come le vitamine A, E, D e K che possono accumularsi nel fegato e avere effetti negativi se assunte in maniera non idonea. L’integrazione dovrebbe essere sempre prescritta dal medico che, sulla base di un’anamnesi e dopo aver verificato accuratamente eventuali carenze, indicherà la necessità di integrare alcune vitamine, come per esempio la vitamina D. È fondamentale valutare lo stato nutrizionale del paziente, l’età e il tipo di attività fisica che svolge per capire come poter intervenire al meglio con una terapia personalizzata. Per esempio, nella donna durante la menopausa, il calo degli estrogeni porta a secchezza e a invecchiamento cutaneo. L’eventuale integrazione va vista quindi in un contesto più globale di strategie”.
Non mancano le pubblicità di integratori ‘anti-età’ che avrebbero un effetto benefico sulla pelle. L’Efsa, l’Autorità europea per la sicurezza alimentare (*), si è espressa negativamente, ad esempio, sull’uso di salutistici sui prodotti contenenti il collagene. In particolare, non sono stati approvati claim secondo cui il collagene aiuta a mantenere la pelle soda ed elastica. Lei cosa ne pensa?
“Questo è vero, ma non è neanche dimostrato il contrario. Resta come già detto, a discrezione del medico e laddove necessario, la prescrizione o meno di un integratore in base alle esigenze e all’anamnesi del paziente. Inoltre, il medico può monitorare nel tempo i risultati. Lo stesso problema si pone per gli isoflavoni di soia, eppure sono usati tantissimo. Bisogna comunque valutare la composizione del prodotto ed eventualmente anche gli altri componenti”.
Per quanto riguarda i capelli, invece, ci sono cibi “buoni”?
“Anche per i capelli sono fondamentali le vitamine, come la vitamina A, C, E, B6 e soprattutto le proteine. Per esempio, il pesce come il salmone; le verdure come gli spinaci che sono ricchi di vitamina E efficace contro la caduta dei capelli; i legumi e il tuorlo d’uovo che contengono vitamina B7 e B9, cioè l’acido folico o, ancora, ortaggi di colore arancione come zucca e carote che contengono beta-carotene, precursore della vitamina A, importante per la regolare produzione di cheratina che garantisce ai capelli resistenza e forza”.

Per la prevenzione del tumore del seno, quali sono gli alimenti da evitare?
“Sicuramente sono da evitare gli alimenti ultra-processati come i salumi e i cibi raffinati. La soia, ricca di fitoestrogeni, sembra invece avere un ruolo protettivo nei confronti del cancro al seno, nelle donne che non hanno mai avuto il tumore né una storia familiare per cancro al seno, ovaie e utero. Ma i risultati degli studi sono ancora incerti e necessitano di approfondimento. Diversi studi hanno invece evidenziato il ruolo protettivo delle verdure, soprattutto le crucifere come i broccoli e le verdure a foglia verde, come gli spinaci; dei cereali integrali, dei legumi, della frutta ricca di licopene come la papaya e del pesce azzurro ricco di Omega 3. Come condimento, sarebbe sempre da preferire l’olio extravergine di oliva che contiene polifenoli, molecole con proprietà antiossidanti”.
Per sapere di più su la relazione tra cibo e tumori vi suggeriamo di leggere l’approfondimento a cura dell’Associazione Italiana Ricerca sul Cancro, AIRC:
https://www.airc.it/cancro/prevenzione-tumore/alimentazione/alimentazione-e-tumori-domande