Si dice che in prossimità delle feste di Natale le donne affollino cliniche e ambulatori estetici per apparire più belle in occasione di parties, cocktail con amici o colleghi per scambiarsi gli auguri.
Abbiamo voluto sondare la voglia di festa in rapporto alle richieste reali delle pazienti di 43 cliniche e ambulatori della penisola commissionando un sondaggio che fotografi la situazione dei mesi di novembre e dicembre.
I risultati confermano il trend ma smentiscono alcuni preconcetti e detti che, ad esempio, vogliono il ritocco richiesto dal gentil sesso come regalo di Natale.
Le donne decidono per conto loro se andare dal chirurgo e ci vanno prima delle feste per sentirsi più belle.
Di certo si approfitta anche di queste settimane di vacanze per fare la convalescenza a casa e tornare in ufficio dopo l’epifania.
Per cosa si passa dal chirurgo? Per un viso più risposato, seguito dalla richiesta di un decolleté più florido.
Il sondaggio ha poi indagato su come le pazienti si rapportino con amici e colleghi presentandosi all’improvviso con un aspetto ‘diverso’ nelle occasioni sociali. Ecco i giudizi e i pregiudizi.
Nei mesi di novembre e dicembre la domanda di trattamenti estetici negli ambulatori dei chirurghi estetici è salita al 75% e riguarda la voglia di apparire in forma smagliante in occasione delle feste imminenti.
In cima la programmazione di occasioni sociali speciali, come cene più glamour in casa (50%), aperitivi con amici e conoscenti (47%), cocktail di lavoro per gli scambi degli auguri (52,94%), cene di festa nei ristoranti (35,29%) e incontri galanti in vista (9%).
La voglia di fare festa delle pazienti dei chirurghi plastici italiani è stata appena fotografata in un sondaggio realizzato per Mani sul Cuore in quarantatre ambulatori dislocati in tutta la penisola.
Gli appuntamenti nel periodo immediatamente precedente le festività di dicembre sono aumentati nelle cliniche coinvolte e con picchi del 51,22%.
Cosa chiedono le donne per queste occasioni di festa?
Al primo posto “un viso più riposato e luminoso” (con più trattamenti di medicina estetica, come il filler viso), al secondo “un decolleté più florido” (più richieste di mastoplastica) e, al terzo e quarto posto rispettivamente “una linea più asciutta” (liposuzione) e “una linea più formosa e sensuale” (con la gluteo plastica).
Chirurgia estetica a Natale come regalo?
Se comunemente si dice che i ritocchi estetici siano tra i regali di Natale più richiesti, nel caso della mastoplastica additiva il sondaggio attesta che il fenomeno non è così diffuso: non è così infatti nel 76,74% dei casi, lo è invece per il 23,26% delle visite svolte a novembre e dicembre.
Sale invece il numero delle donne che si regalano da sole l’intervento, senza coinvolgere mariti e compagni e molte approfittano delle vacanze invernali per sottoporsi all’operazione per tornare subito a lavorare dopo l’epifania. Così infatti è risultato nel 58% dei casi.
Nel 30,32% invece la scelta non dipende dalle vacanze di Natale e nel rimanente 12% dei casi, invece, l’operazione è fissata prima delle feste per esaltare la propria bellezza e il decolleté durante le occasioni sociali natalizie.
La maggioranza “risultati naturali e non volumi troppo evidenti“, le giovani “un decolletè più florido” e le over 40, “un seno più giovane e non più grande”.
Sul fronte del possibile ‘giudizio degli altri’ a fronte di un cambiamento estetico è interessante evidenziare come circa il 35% delle pazienti abbia confidato al proprio chirurgo di “temere di essere giudicata”, il 30,23% di infischiarsene, il 23% di non vedere l’ora di “mettersi in mostra”.
La maggioranza è soddisfatta della propria scelta ma, tra le risposte del questionario, salta all’occhio che qualcuna tema perfino il giudizio del proprio compagno o che il risultato sia troppo vistoso agli occhi degli altri.
Il tema del pregiudizio e del giudizio altrui merita maggiori approfondimenti che ci siamo riproposti di indagare in altre e nuove occasioni.
Bella stagione, mare, sole e decolleté in primo piano. Abbiamo intervistato Pucci Romano, docente di Dermatologia presso l’Università Cattolica Sacro Cuore di Roma e presidente Skineco (Associazione internazionale di EcoDermatologia) e Andrea Sagona, chirurgo senologo presso la Breast Unit dell’Humanitas Cancer Center di Rozzano per chiarire alcuni aspetti sugli accorgimenti e le cure più indicate per la zona décolleté e mammelle, anche per le donne che si sottopongono ad interventi chirurgici o terapie oncologiche o hanno un impianto di protesi mammarie.
Quale è il migliore chirurgo estetico? Come e dove trovarlo? A chi chiedere quale sia la migliore tecnica operatoria per rifare, ad esempio, il seno?
Barbara Amadori, insegnante di sostegno, laureata all’Accademia di Belle Arti di Urbino e da sempre appassionata di arte contemporanea, nel 2019 ha ricevuto la diagnosi di tumore al seno. Durante il percorso di cura ha sentito il bisogno di comunicare attraverso il linguaggio dell’arte la malattia. L’abbiamo intervistata per farci raccontare come è nata l’idea, e come è stata realizzata, della mostra ‘Arte come cura’ inaugurata a Città di Castello (Umbria) il marzo scorso ma che tornerà dal 7 al 29 maggio al Museo Casa Cajani di Gualdo Tadino. La mostra è stata realizzata grazie alla collaborazione con l’Aacc – Associazione Altotevere contro il cancro. Nella photo-gallery alcune opere delle 15 artiste che hanno partecipato.
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