Ci sono molte ragioni individuali per cui le donne scelgono la mastoplastica additiva: ripristinare il volume del seno dopo la gravidanza e l’allattamento, correggere difetti congeniti o danni dovuti a patologie e, in generale, sentirsi meglio nel proprio corpo. Tuttavia, come qualsiasi intervento chirurgico, anche la chirurgia plastica deve essere valutata attentamente e le migliori candidate per questo tipo di intervento sono le donne che desiderano migliorare
il loro aspetto fisico con prospettive realistiche. Perciò meglio riflettere per capire se si hanno in mente desideri irrealizzabili ed aspettative troppo elevate.
Bandita la fretta: in media le donne riflettono a lungo e impiegano 7-10 anni prima di decidere di sottoporsi a un intervento di mastoplastica additiva (statistiche ISAPS 2017; American Society of Plastic Surgeons 2017statistics). Prendi anche tu tutto il tempo necessario per decidere.
Dovresti avere aspettative realistiche su cosa può fare la chirurgia estetica, quali sono i tuoi limiti e quali sono i rischi correlati all’aumento del seno. Qualsiasi intervento chirurgico è uno stress per il tuo corpo e la tua mente. Inoltre fidati del tuo chirurgo per stabilire se sei fisicamente e mentalmente adatta.
Non si dovrebbe mai decidere di ricorrere alla chirurgia plastica per compiacere qualcuno, ma solo per sentirsi più a proprio agio con il proprio corpo. Si tratta della tua salute e questa è la tua risorsa più preziosa. Pertanto, non dovresti farti tentare dalla chirurgia del seno spacciata per semplice, rapida e a basso costo.
Se non puoi permetterti un intervento chirurgico con il tuo chirurgo preferito, dovresti posticipare i tuoi piani piuttosto che optare per un altro chirurgo che fa gli sconti. Se stai cercando offerte a buon mercato, ricorda che non si dovrebbe mai lesinare sulla sicurezza, sulla salute o sulla qualità della chirurgia estetica.
Non rischiare di compromettere la tua salute, anche se il costo dell’intervento al seno può sembrare
Si dice sempre di scegliere il medico giusto. La chirurgia estetica non fa eccezione. Individua il chirurgo plastico informandoti e valutando il suo percorso di studio. Deve essere uno specialista e chiedi aiuto anche al tuo medico di famiglia per la scelta. È il tuo corpo, è una tua scelta, e le decisioni si prendono meglio quando si è ben informate e pienamente coinvolte. Informati inoltre presso il chirurgo plastico sui tipi di protesi mammarie disponibili. Quanto più
approfondirai l’argomento, tanto più realistiche saranno le tue aspettative e non resterai delusa.
L’obiettivo della chirurgia plastica cosmetica o estetica è modellare parti del corpo in modo diverso. Nella maggior parte dei Paesi, i costi di queste procedure sono a carico dei pazienti e l’Italia non fa eccezione.
Tutti i metodi e le tecniche di chirurgia estetica hanno lo scopo di migliorare l’aspetto del corpo, ottenendo la simmetria, l’equilibrio e le proporzioni ma anche permettendo di sentirsi più a proprio agio nel proprio corpo ed aumentare la propria autostima.
Nel dettaglio la Società italiana di chirurgia plastica, ricostruttiva ed estetica (Sicpre) precisa che ‘la mastoplastica additiva è l’intervento che permette di aumentare il volume del seno, sia quando questo non si è mai sviluppato in modo completo, sia quando ha perso tono e volume in seguito a calo di peso o allattamento’. Poi ci sono molte altre e intime motivazioni che spingono una donna a correggere il volume del proprio seno perché lo ritiene inadeguato.
L’aumento di volume mammario si ottiene attraverso l’inserimento delle protesi mammarie la cui forma può essere sia anatomica “a goccia” che “rotonda” ovvero sferica con medesimo diametro verticale ed orizzontale.
Le protesi mammarie sono realizzate in materiali diversi. Sono dei gusci di silicone ripieni di gel di silicone coesivo o di una soluzione di acqua e sali minerali, detta soluzione fisiologica.
Il posizionamento delle protesi può essere sia dietro la ghiandola (“retroghiandolare”) che parzialmente sotto il muscolo pettorale (“dualplane”) o sotto la fascia del muscolo pettorale (sottofasciale).
In base alla preferenze del chirurgo e alle caratteristiche del tuo corpo, le protesi possono essere impiantate utilizzando diverse vie d’accesso: tramite un’incisione in corrispondenza dell’areola, a livello del solco mammario o nell’ascella.
L’ intervento può essere abbinato ad un rimodellamento del seno con una procedura chiamata Mastopessi o Lifting del seno. In questo caso le cicatrici potranno essere di estensione maggiore rispetto al semplice aumento del seno.
L’intervento chirurgico, infine, può avvenire in anestesia generale, locale o locale con sedazione, non esiste
una tecnica ideale ma solo quella più giusta per la singola paziente.
L’intervento di mastoplastica additiva è ampiamente standardizzato, ma come tutti gli interventi chirurgici non è esente da possibili complicanze. La più comune è la contrattura capsulare. Esistono vari livelli di contrattura e nei casi più gravi si rende necessario un nuovo intervento per ridurre la capsula o rimuoverla completamente, anche cambiando le protesi mammarie.
Un’altra complicanza, seppure non frequente, è lo sviluppo di una infezione intorno alla protesi. Normalmente accade nel primo post-operatorio e nei casi più evidenti può essere necessario rimuovere la protesi ed attendere alcuni mesi prima di riposizionare una nuovo impianto.
Seguono rischi legati all’anestesia, rischi di asimmetria, dislocazione dell’impianto, aumentata cicatrizzazione, disturbi di sensibilità della pelle e del complesso areola-capezzolo che tende e ridursi col tempo.
Talvolta, anche se raramente, le protesi possono rompersi, soprattutto se sottoposte a traumi meccanici.
Nel caso di rottura dell’impianto, anche se non esiste il carattere di urgenza, è necessario sottoporsi ad un intervento di revisione per rimuovere il gel, ripulire la tasca da residui di silicone e sostituire la protesi mammaria.
Prima di un intervento al seno dovresti sempre parlare con il tuo medico di tutti i possibili rischi, oltre che dei risultati dell’operazione. I chirurghi hanno il dovere di illustrare i rischi dell’intervento al seno e rispondere alle tue domande e spiegare che non esiste una data di scadenza delle protesi ma nemmeno una protesi che duri per sempre.
Ricordando ancora che si tratta di un intervento chirurgico a tutti gli effetti, sa sottolineato infine che non esistono mastoplastiche additive ‘soft’ o “fast” se il termine viene usato come sinonimo di ‘facilità’, ‘semplicità’, ‘più sicurezza’ e con ‘meno fenomeni collaterali’ o con ‘un recupero più veloce post operatorio’.
La Mastopessi viene anche chiamata lifting del seno ed indica l’intervento chirurgico necessario a correggere la ptosi della mammella ovvero lo scivolamento verso il basso dei tessuti mammari.
Nel corso degli anni alcuni fattori come gravidanze, allattamenti, forza di gravità e invecchiamento che porta una graduale perdita dell’elasticità dei tessuti ed il loro svuotamento inducono la ptosi della mammella.
La mastopessi è una procedura chirurgica che restituisce la forma e la corretta posizione ad un seno cadente anche se non ne ferma il processo di senescenza né la forza di gravità che continueranno a fare il loro corso naturale anche su un seno rimodellato. Se il seno è piccolo ed ha perso di volume la mastopessi può essere associata a una mastoplastica additiva. L’intervento di rimodellamento prevede la formazione di cicatrici che variano a seconda del grado di ptosi e possono essere limitate intorno al bordo dell’areola (“circumareolari”), verticali (lungo il bordo dell’areola e verticale che dal suo margine inferiore fino al solco) o a T invertita (cicatrice lungo tutto il bordo dell’areola, verticale fino al solco e una orizzontale che corre lungo il solco sottomammario).
Le migliori candidate all’intervento di mastopessi sono le pazienti che hanno aspettative realistiche dei risultati e si trovano nelle condizioni giuste per farlo.
Spesso l’intervento viene richiesto dopo una gravidanza, ma se si desiderano gravidanze future è meglio attendere e posticipare la decisione di operarsi perché una nuova gravidanza potrebbe vanificare gli effetti del primo intervento.
E’ bene inoltre affrontare questo intervento quando il peso è stabile, repentini cali ponderali o un peso in continuo cambiamento potrebbero infatti inficiare il risultato ottenuto.
“Testi della redazione su supervisione scientifica a cura di Barbara Cagli, chirurgo plastico, ricostruttivo ed estetico Breast Unit Policlinico universitario Campus Bio-Medico di Roma”
Fonti:
– Frank H. Netter. Atlante di Anatomia Umana 6° Edizione 2018 Edra
– J. Sobotta Atlante di Anatomia Umana 24° Edizione 2020 Edra
– Grabb& Smith. Chirurgia Plastica 8° Edizione 2019 Wolters Kluwer Health
– Maurizio Nava “Chirurgia Ricostruttiva della mammella” Editore Piccin
– Giovanni Botti “Mastoplastiche estetiche” SEE Firenze
– Paolo Persichetti Atlas of Cosmetic breast surgery . Edizioni Minerva Medica
– Joseph C. Segen, Concise Dictionary of Modern Medicine Pag 454, New York, McGraw-Hill, 2006
www.barbaracagli.it
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